Per il trasferimento degli embrioni, si caricano in un catetere (un tubo molto stretto) e sotto controllo ecografico, si depositano in fondo all'utero. Una volta ritirato il catetere, il biologo comprova che sia vuoto (quello che significa che gli embrioni sono rimasti correttamente nell'utero).

Durante i seguenti 14 giorni, la donna segue un trattamento ormonale con progesterone (ed a volte anche con estrogeni) per aiutare all'introduzione degli embrioni. Ed ai 14 giorni del trasferimento, già si può fare la prova di gravidanza in sangue.